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Ancona – Museo tattile statale Omero
Archivio Fotografico SABAP Marche
Dal 2012 ha sede nell’ex Lazzaretto settecentesco progettato Luigi Vanvitelli, ed è fra i pochi musei tattili al mondo dove si può conoscere l’arte toccandola, un’esperienza rara per tutti ma in particolare per le persone con disabilità visiva.
LE COLLEZIONI
Il Museo Tattile è un punto di riferimento internazionale nell’educazione estetica per non vedenti e ipovedenti.
Un museo che non solo colma un vuoto di giustizia sociale, ma rilancia sul piano internazionale il tema della fruizione dell’arte attraverso la multisensorialità.
La collezione occupa circa 3 mila metri quadrati, recentemente restaurati, e articolati su cinque livelli.
Creata agli inizi degli anni Novanta per documentare la cultura materiale e l’arte plastica di tutti i tempi, si è arricchita nel tempo grazie a numerose acquisizioni e oggi offre al tatto circa 300 opere fra copie al vero di arte antica e moderna, sculture originali di arte del Novecento e contemporanea, modelli architettonici in scala, oltre a reperti archeologici originali, di diversa tipologia ed epoca, messi a disposizione dalla Soprintendenza Archeologica delle Marche.
In particolare, sono più di 100 le riproduzioni di capolavori della storia dell’arte antica e moderna italiana ed europea, quasi tutti a grandezza naturale e di elevata fattura.
Ci sono poi più di 90 sculture originali di arte del Novecento e contemporanea, selezionate in base all’autore, compresi famosi artisti nazionali e internazionali, oltre che alle caratteristiche espressive e alle qualità tiflologiche, legate cioè alle condizioni e alle problematiche delle persone con disabilità visiva.
I modelli architettonici sono 22, per ora.
LA COLLEZIONE DESIGN
A completare il Museo, dal 2021 è presente uno spazio aggiuntivo di 450 metri quadrati dedicato al design Made in Italy, con opere donate da Diego della Valle, in linea con le finalità e modalità espositive del nuovo Museo Omero.
Qui è possibile conoscere 32 icone del Design italiano: dalla Moka Bialetti alla seduta Louis Ghost, dalla Vespa Piaggio alla macchina da scrivere Valentine.
L’ingresso è separato, lato Mandracchio della Mole e un biglietto del costo di 5 euro.
ORIGINI
L’idea del museo nasce nel 1985 da due persone non vedenti, Aldo Grassini e sua moglie Daniela Bottegoni, viaggiatori, esperantisti e amanti dell’arte, che si propongono di creare un luogo dove tutto si possa toccare, stanchi dei divieti diffusi nei musei di tutto il mondo.
Nel 1986 l’idea trova sostegno all’Assessorato Servizi Sociali della regione Marche, e si concretizza nel 1993 con la sua istituzione da parte del Comune di Ancona, con il contributo della Regione Marche e su ispirazione dell’Unione Italiana Ciechi.
Nel 1999 il Parlamento italiano lo riconosce, per legge, come Museo Statale, confermandogli una valenza unica a livello nazionale.
Nel tempo trova posto in diverse sedi, fino appunto al 2012, quando la sua sede definitiva diventano le settecentesche sale della Mole Vanvitelliana di Ancona, monumentale architettura pentagonale sull’acqua progettata come Lazzeretto da Luigi Vanvitelli.