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Assisi – Basilica di San Francesco
Archivio fotografico OFMC
Roccaforte spirituale del francescanesimo, Patrimonio Unesco, la basilica è un complesso imponente e uno scrigno d’arte, costruito a partire dal 1228, due anni dopo la morte del Santo, e dal 1230 ne custodisce le spoglie.
LE DUE CHIESE
La basilica, meta spirituale per milioni di pellegrini, si articola in due chiese sovrapposte, concepite per funzioni differenti: quella inferiore è destinata a diventare cripta, grave e oscura, luogo di preghiera che invita alla penitenza e al silenzio, e la superiore, dedicata alla predicazione.
Dalle due rampe della navata centrale della basilica inferiore si accede alla cripta che custodisce le spoglie del Santo, dentro a un’urna di pietra conservata sotto un solenne altare gotico.
Artisticamente, le due chiese celebrano l’eccezionalità del Santo e del loro tempo, perchè racchiudono il più importante complesso pittorico dell’arte del XIII e del XIV secolo, a partire dai cicli pittorici di Cimabue e Giotto e di molti fra i più grandi artisti del Duecento e del Trecento italiano, come Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Jacopo Torriti.
IL SACRO CONVENTO
Consacrato con la Basilica papale da Innocenzo IV nel 1253, il Sacro Convento è caratterizzato da una storia costruttiva complessa e difficile da documentare con esattezza.
Dal 1639 al 1653, vi alloggia fra Giuseppe da Copertino, in soggiorno obbligato per ordine del Sant’Uffizio che indagava sulle sue estasi. In epoca napoleonica subisce un saccheggio (1798) e, dopo l’Unità d’Italia la soppressione degli ordini religiosi; nel 1875 diventa sede del Convitto nazionale per gli orfani degli insegnanti elementari. Infine, nel 1927 viene restituito ai frati minori conventuali.
LE BIBLIOTECHE
Nel Sacro Convento si trovano anche tre importanti biblioteche: quella del Sacro Convento, il Fondo antico della Biblioteca Comunale di Assisi (qui dal 1981), la Biblioteca della Società internazionale di Studi francescani, qui ospitata dal 1999.
Quella del Sacro Convento è una biblioteca ecclesiastica aperta al pubblico, che dal 1971 svolge le funzioni di Biblioteca di istituto dell’Istituto teologico di Assisi, aggregato alla Facoltà di Sacra teologia della Pontificia università lateranense in Roma.
Le sue origini risalgono al XIII secolo, come biblioteca della comunità francescana della basilica, dove era attivo uno scriptorium per la produzione di manoscritti liturgici destinati al culto e all’attività pastorale, oltre a manoscritti biblici, filosofici e teologici destinati allo studio; una produzione documentata anche grazie all’uso di una grafia particolare, denominata “littera Assisiensis”. Accanto alla produzione libraria, la biblioteca si arricchisce nel tempo con acquisizioni di manoscritti prodotti in altri luoghi, fino a diventare la più ricca biblioteca francescana d’Europa, sino alla fine del XIV secolo.
Il Fondo antico della Biblioteca Comunale raccoglie le biblioteche dei conventi di Assisi soppressi nel 1866; la parte più prestigiosa è costituita da 709 manoscritti, dei quali circa 70 miniati, alcuni in oro, e da circa 4 mila tra incunaboli e cinquecentine. Ospita inoltre i pregiati fondi archivistici dell’archivio storico conventuale e dell’archivio della cappella musicale della Basilica di San Francesco.