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Assisi – Museo diocesano e cripta di San Rufino
Archivio Fotografico Museo Diocesano
Istituito nel 1941 e riallestito nel 2006, conserva opere provenienti dalla Cattedrale e dal territorio diocesano, valorizzandone il significato artistico e religioso.
FRA CRIPTE E SOTTERRANEI
Il museo si sviluppa all’interno della cripta di San Rufino per poi proseguire nel chiostro medievale e nei sotterranei dell’attiguo palazzo dei Canonici.
La superficie espositiva permette di ammirare l’articolata e complessa stratificazione degli edifici che sono sorti in quest’area già a partire dal II secolo a.C.
Il percorso di visita si sviluppa su due livelli e comprende alcuni locali sotterranei del Palazzo dei Canonici della Cattedrale, la Cripta e il Chiostro dell’XI secolo; questi ultimi, assieme alla torre campanaria, sono gli unici ambienti superstiti dell’antica Basilica Ugoniana.
Il chiostro risale all’XI secolo e ne rimangono degli archi gemini sorretti da sottili colonnine e capitelli dalla caratteristica forma trapezoidale, detti a stampella, molto diffusi nell’architettura medievale.
Visibile anche un pozzo di epoca romana, racchiuso tra le arcate, tradizionalmente denominato “Pozzo della Mensa”, profondo 35 metri.
IL MUSEO
L’attuale museo è stato realizzato non solo per valorizzare il materiale conservato nella precedente struttura, ma anche per accogliere nuove opere provenienti da donazioni, ospitare il patrimonio a rischio disseminato nel territorio della Diocesi e allestire mostre temporanee.
Gli ingressi sono all’interno della cattedrale e in piazza San Rufino, dal palazzo dei Canonici.
Comprende circa 300 opere, di cui quasi 100 esposte, molte provenienti dal soppresso Museo della Cattedrale, alcune di grande valore storico artistico, e altre dalla Diocesi, da oratori delle confraternite di Assisi e dalle parrocchie soppresse.
Il percorso di visita è articolato in cinque sezioni: affreschi staccati; dipinti su tavola e su tela; paramenti sacri e oggetti di uso liturgico; oreficerie; materiali lapidei di età romana e medievale.
COLLEZIONE PERKINS
Una sezione particolare è quella che ospita le opere donate da Frederick Mason Perkins, storico dell’arte statunitense, vissuto ad Assisi e qui morto nel 1955.
Si tratta di 33 opere di grandi artisti della scuola toscana del tre-quattrocento, come Duccio di Buoninsegna, Jacopo della Quercia, Niccolò di Segna, Filippo Lippi, Luca Signorelli e Justus Sustermans.
Comprende anche la Dormitio Virginis, tavola trecentesca attribuita a Jacopo Avanzi, trafugata dai nazisti nel 1944 dalla villa di Perkins a Lastra a Signa, vicino a Firenze, ritrovata molti anni dopo dai carabinieri di Monza, che l’hanno restituita alla collezione nel 2015.
CRIPTA DI SAN RUFINO
La cripta di San Rufino è un gioiello romanico dell’XI secolo, un suggestivo ambiente sotto la Cattedrale, diviso in tre navate, con abside e volte a crociera sorrette da colonne con capitelli in parte provenienti da edifici romani.
Era uno dei luoghi dove San Francesco si ritirava in preghiera, quando predicava in cattedrale, e qui si conserva ancora il sarcofago romano dove è stato deposto san Rufino, primo vescovo della Diocesi.
PERCORSO ARCHEOLOGICO
Il museo ha anche una sezione archeologica, con materiali provenienti da collezionisti ottocenteschi, reperti provenienti dall’area urbana e dal suburbio rinvenuti nel corso del XX secolo e altri frutto di scavi più recenti.
Il percorso permette inoltre di ricostruire il quadro storico-culturale della città in epoca umbra e romana, soprattutto attraverso la documentazione proveniente dall’area attualmente occupata dalla Cattedrale e dal suo sagrato, che secondo molti archeologi è sul sito del Foro di età romana.
Qui sono state individuate tracce anche di un centro di produzione ceramica, risalente al I secolo a.C., e un muro del II secolo a.C., in opus quadratum, rinvenuto sotto la cattedrale, visibile all’interno della cattedrale e della cripta di San Rufino; lungo il muro, nei pressi della torre campanaria, si trova una antica cisterna quadrangolare.