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Assisi – Rocca Maggiore
Archivio fotografico Comune di Assisi
Domina dall’alto la città di Assisi, e insieme alla Rocca Minore rappresenta uno degli esempi più emblematici degli interventi di politica difensiva effettuati dal Cardinale Albornoz, dal 1353 al 1367.
ORIGINI
Il luogo ove sorge la fortezza era considerato sacro ed essenziale alla difesa dell’abitato sin dai tempi più antichi.
È tradizione che la cima del colle fosse occupata da una acropoli, forse di origine etrusca.
Devastata nel 545 dai Goti di Totila, forse ha mantenuto delle strutture in epoca longobarda.
Le prime notizie certe risalgono comunque al 1174, quando Assisi è conquistata da parte delle truppe imperiali guidate da Cristiano, arcivescovo di Magonza, cancelliere di Germania durante il regno dell’imperatore Federico I Barbarossa.
Probabilmente la Rocca viene ricostruita dagli Svevi sui resti di una fortificazione preesistente, un castello feudale che la tradizione vuole vi abbia soggiornato il futuro imperatore Federico II, ospite di Corrado Lutzen.
Nel 1198 subisce una nuova distruzione durante una rivolta popolare, e rimane in uno stato di abbandono fino a metà del Trecento, quando il cardinale Egidio Albornoz – incaricato da papa Innocenzo VI, da Avignone, di consolidare le fortificazioni dello Stato Pontificio – decide di ricostruirla sulla base dell’antica fortificazione tedesca.
Da allora è protagonista dell’alternarsi al governo della città dei vari signori, e il suo ruolo difensivo cresce nel tempo, con modifiche nella struttura e con la costruzione di torri e bastioni.
La porta d’ingresso vicino al maschio viene realizzata nel 1484, nel 1501 vi si stabilisce Cesare Borgia, dopo la conquista di Assisi, e poi la sorella Lucrezia.
L’ultimo importante intervento risale al 1535, quando Papa Paolo III fa costruire il bastione circolare.
In seguito perde la funzione difensiva e diventa residenza dei castellani delegati al controllo del territorio; poi diventa un carcere, e dopo ancora un magazzino.
LE STRUTTURE
La rocca Maggiore domina la cittadella di Assisi e la stretta gola attraversata dal fiume Tescio, oltre a gran parte della Valle Umbra, costituendo la più valida fortificazione per la loro difesa, insieme alla rocca Minore (o rocchetta, o cassero di sant’Antonio), voluta dall’Albornoz nel 1360, per consolidare la fortificazione verso il monte, e collegata attraverso le mura trecentesche.
Il complesso ha una cerchia muraria realizzata con la pietra rosa del monte Subasio, a forma di trapezio, con torri ad ogni angolo.
Al centro si trova il castello munito di un’alta torre e la cinta muraria, che termina con una torre dodecagonale.
L’ingresso si apre nei pressi del bastione cinquecentesco, e all’interno si trova un cortile pavimentato con mattoni trecenteschi, dove nel 1972 Franco Zeffirelli ambienta alcune scene del film Fratello sole, sorella luna.
Adiacente è il Cassero, con gli ambienti di servizio, e poi il maschio, già dimora del castellano, con cinque ambienti collegati da una scala a chiocciola.
Si può raggiungere la fortezza a piedi attraverso la porta Perlici, costruita nel 1316, ammirando le mura assisane ancora intatte.