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Castello Colonna Eboli
“Domus domini imperatoris in Ebulo” viene considerato uno fra i più importanti del Medioevo. La sua ricostruzione risale alla seconda metà dell’XI secolo, probabilmente all’epoca del dominio feudale del primo signore di Eboli, Guglielmo d’Altavilla, fratello di Roberto il Guiscardo, Principe di Salerno.
Un documento del 1640 testimonia che il castello fu edificato sopra un preesistente fortilizio longobardo. Il complesso, attualmente casa circondariale, è comunemente identificato come Castello Colonna in quanto nel XV secolo subì consistenti restauri per conto, appunto, di Antonio Colonna, nipote del Papa Martino V. Negli antichi documenti arrivati ai giorni nostri viene nominato come “Domus domini Imperatoris in Ebulo”: Castello Colonna, a Eboli, costruito sulla struttura di una precedente fortezza longobarda, era considerato tra i castelli più importanti della zona nel Medioevo grazie alla sue mura imponenti che ancora oggi lo proteggono. Il nome è un omaggio ad Antonio Colonna, nipote di Papa Martino V, che ne ordinò uno dei principali restauri nel XV secolo. Le alte torri, una squadrata e una cilindrica, proiettano un’ombra solenne sulla città, quasi come a racchiudere un segreto al suo interno.
E in effetti, un piccolo tesoro c’è dietro quelle mura: si tratta della chiesetta di San Marco di cui si hanno le prime notizie nel 1309 e nella quale sono stati recentemente scoperti affreschi del ‘500. Ancora più inusuale è che il complesso dal ‘93 è stato adibito a carcere, e apre le porte ai visitatori in occasioni speciali, organizzate da associazioni locali, con i detenuti in veste eccezionale di ciceroni.