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Castello di Roseto Capo Spulico
Descrizione
Quello di Roseto Capo Spulico è un castello risalente alla dominazione normanna,
ricostruito nel Duecento dall’Imperatore Federico II di Svevia. Il nome sembra risalire al termine latino rosetum, considerata la diffusione della
coltura delle rose in epoca greco-romana, usati per riempire i guanciali delle principesse.
Saldamente ancorato alla scogliera, risale al X secolo. Come amava ricordare San
Vitale da Castronuovo, è sulla Patrae Roseti dove il Santo pare avesse fondato un monastero. Sui ruderi dell’edificio sacro, poi, sarebbe sorto Castrum Petrae Roseti nel corso del secolo XI, ad opera dei normanni. I castelli, ai tempi, segnavano il confine tra possedimenti di Roberto il Guiscardo e il fratello Ruggero II, padre di Costanza d’Altavilla che poi divenne l’erede del Regno di Sicilia. La stessa fu madre di Federico II Hoheustaufen.
Nel XIII secolo, quando già appariva come un Tempio dell’Ordine, fu acquistato da Federico II ai Cavalieri Templari.
Giova ricordare che si trattò di una sorta di ritorsione per il loro tradimento durante la VI crociata in Terra Santa a metà del Duecento. Qualche anno più tardi il restauro portò a un riadattamento a fortezza militare, tanto che dai registri angioini si conosce l’entità della guarnigione assegnata alla fortezza nel 1275, composta dal castellano, uno scudiero e dodici guardie. Fu lo stesso Federico, che aveva decisamente a cuore il castello, a dettare prima di morire, nel proprio testamento, l’assegnazione del territorio di Porta Roseti al figlio naturale Manfredi. Oggi è di proprietà privata e dopo varie opere di restauro, compiute dalla società che ne è proprietaria, risplende come classico esempio di architettura federiciana. A dare un tocco di splendore in più, viene in aiuto la sua collocazione geografica. Sorge, come già spiegato, a picco sul mare, sul Promontorio di Cardone, ed è fruibile al visitatore con lo splendore dei saloni e della suite intitolata a Federico II di Svevia. Di particolare bellezza sono la suite federiciana, le scuderie ed il cortile
antistante. Il Castello è di forma trapezoidale, con un rifacimento moderno. Si avvale di tre torri, una delle quali è impreziosita da merli.
La tradizione ricorda che intorno al 1200, custodì la Sacra Sindone.