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Castelluccia di Battipaglia
Cosi come il Castello di Arechi a Salerno, anche il Castello di Battipaglia, definito la Castelluccia, si erige su una posizione rialzata e domina la Piana del Sele sottostante che si estende a perdita d’occhio fino a lasciare scorgere in lontananza, durante le giornate terse, le porte del Cilento, la baia di Agropoli e le casette di pescatori sparpagliate sulla costiera; da una certa angolazione sembra che il tempo si sia fermato, ma forse è solo una suggestione dettata dall’atmosfera del luogo.
Siamo, infatti, sulla collina che domina Battipaglia e il panorama che si gode è quello appunto della Castelluccia, antico castello medievale e simbolo della città. Le origini del nome, come dell’edificio stesso, sono abbastanza incerte ma databili comunque intorno al XII secolo, quando fu ceduto alla chiesa arcivescovile di Salerno, per poi passare nei secoli successivi attraverso diverse famiglie nobili come i Doria di Genova.
Nel 1638 il castello passò insieme ad altri possedimenti al nobile Giulio Pignatelli. Lo stemma visibile sul castello di Battipaglia fa riferimento proprio al matrimonio dell’ultima erede di questa famiglia con un nobile di Olevano. Numerosi restauri hanno completamente trasformato l’aspetto originario della struttura, anche se sono ancora ben visibili le mura originali del VII secolo e una torre risalente al XIII secolo. I numerosi restauri hanno completamente trasformato l’aspetto originario della struttura, anche se sono ancora ben visibili le mura originali del VII secolo e una torre risalente al XIII secolo.