La via della fede

Genga – Abbazia di San Vittore alle Chiuse

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Genga – Abbazia di San Vittore alle Chiuse

36 Genga, Abbazia San Vittore, interno®Archivio fotografico Regione Marche (sito TM)
36 Genga, Abbazia San Vittore, absidi®Archivio fotografico Regione Marche
036 Genga, Abbazia San Vittore, veduta®Archivio fotografico Regione Marche
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Archivio Fotografico Regione Marche

La chiesa di San Vittore alle Chiuse o delle Chiuse, dichiarata monumento nazionale nel 1902, è uno dei monumenti romanici più significativi delle Marche.

ORIGINI
L’abbazia, edificata dai longobardi verso la fine del X secolo, si trova all’inizio della Gola di Frasassi, in posizione isolata alla confluenza del fiume Sentino nell’Esino e presso la gola e le grotte di Frasassi, all’interno di un anfiteatro di montagne dalle quali risulta completamente circondata.
Si dice che lo stesso nome “delle Chiuse” (Rave di Clusis) le sia stato attribuito proprio per questo motivo, perchè “chiusa” tra i monti, come se la proteggessero, nascondendola.
Il complesso attuale è una ricostruzione del XIV-XV secolo, mentre la chiesa è datata XI secolo.
Il primo documento nel quale si nomina il monastero risale al 1007, ma la sua costruzione dovrebbe risalire al periodo 1060-1080, e nonostante pesanti restauri novecenteschi mostra ancora l’articolazione volumetrica originale.
All’inizio del XIII secolo il convento raggiunge il periodo di massimo splendore a cui segue un lenta decadenza, fino alla sua soppressione, nel XV secolo.
Passeranno centinaia di anni prima che rinasca, perchè i primi lavori di restauro vengono avviati solo a metà Ottocento, dopo un periodo di abbandono che ha visto la chiesa adibita a fienile e stalla.

ARTE E ARCHITETTURA
L’interno è poco illuminato e privo di decorazioni, scandito da archi a tutto sesto. L’architettura è orientale, con pianta a croce greca inscritta in un quadrato dal quale sporgono le cinque absidi e la torre di facciata; al vertice si alza un basso tiburio ottagonale.
Un particolare piuttosto curioso che ha attirato l’attenzione di molti studiosi è il simbolo dell’infinito, rovesciato, vicino alla porta sinistra dell’altare; ancora oggi non se ne conosce il significato, ma si crede siano stati i templari a lasciare questa traccia.
Inoltre, sopra una delle colonne interne sono presenti dei graffiti che, per gli appassionati di esoterismo, rappresentano un Nodo di Salomone e una losanga che simboleggia una variazione del noto simbolo del Centro Sacro.

Dettagli

ITINERARIO:
La via della fede

COME ARRIVARE:
Via San Vittore, 5
Uscita Genga
ORARI DI APERTURA 9-19

CONTATTI:
Telefono: 0732 90055 (Parroco) | 0732 973014 Comune di Genga
Email: segreteria@comune.genga.an.it
Sito web: www.comune.genga.an.it