La via dei Borghi

Il borgo di Esanatoglia

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Il borgo di Esanatoglia

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049 Esanatoglia, Palazzo comunale®Archivio fotografico Regione Marche (sito TM)
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Archivio fotografico Regione Marche

Piccolo gioiello al confine con l’Umbria, caratterizzato dai suoi sette campanili lungo il corso principale, la torre di Sant’Andrea, gli edifici di origine medievale e rinascimentale, la fornace quattrocentesca, le viuzze acciottolate.

IL BORGO
La città fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia, promosso dall’associazione dei Comuni italiani (Anci), che punta a valorizzare il patrimonio storico, culturale e artistico dei piccoli centri.
Situata sul declivio di un colle, nella valle tra il Monte Gemmo e il Monte Corsegno, Esanatoglia è racchiusa ancora oggi dalle mura del castello lambite dal fiume Esino, e conserva ancora molte case medievali.
Era anticamente chiamata la città “filetta”, per la sua forma allungata, disposta com’è lungo l’asse viario principale, Corso Vittorio Emanuele, sul quale si innestano le vie secondarie che portano ai rioni, ognuno con la propria piccola piazza.

IL CASTELLO
Il castello era diviso in tre quartieri interni alla prima cerchia muraria dell’XI-XII secolo (la Pieve, il quartiere di Mezzo e quello di San Martino), e uno esterno (Sant’Andrea, articolato nei due borghi di Santa Caterina e San Rocco), inglobato nella seconda cerchia muraria all’inizio del XIV secolo.
La difesa era affidata alla rocca e alle altre fortificazioni più lontane dalle mura: la rocca di Santa Maria in Monte che dominava la valle del Passo di Palazzo (nell’odierna località Fonte La Torre); quella sulle pendici del Monte Corsegno dove l’eremo di San Cataldo vigila silenzioso sul borgo; e la terza di cui non restano tracce.
Quattro porte permettono l’accesso alla cittadella fortificata: Panicale, del Mercato, Portella e Sant’Andrea.
La porta del Borgo, che faceva parte della prima cerchia di mura, fu inglobata nel nucleo fortificato contemporaneamente al quartiere Sant’Andrea.

ORIGINI
Fino all’Ottocento il castello medievale si chiamava Santa Anatolia, dal nome della martire del III secolo d.C.
Diventa Esanatoglia solo dal 1862, frutto di una combinazione creata da uno storico, che ha unito Anatolia ad Aesa, nome di una comunità romana che si ipotizza si trovasse sulle rive dell’Esino, a sua volta legato a una leggenda legata a Esus, il Dio celtico della guerra.
Il primo documento noto su Santa Anatolia risale però al 1015, e riguarda la fondazione del monastero di Sant’Angelo infra hostia da parte del conte Atto e sua moglie Berta; monastero che diventerà presto il più importante insediamento religioso della zona.

L’ARTE E L’ARCHITETTURA
Nella parte più antica svetta la pieve di Santa Anatolia, citata dalle fonti già nel 1180, con uno splendido portale trecentesco in pietra e un’epigrafe romana sul basamento della torre campanaria che, secondo gli storici, sarebbe la prova di un insediamento romano al tempo delle conquiste di Augusto.
Scendendo in basso, le Fontane di San Martino, una volta chiamate Fonti di Fuori Porta, rappresentano un raro esempio di opera idraulica trecentesca ancora funzionante.
La chiesa di Santa Maria Maddalena custodisce un pregevole dipinto, la Crocifissione, sull’altare maggiore, due nature morte di origine fiamminga e una cantoria lignea istoriata e dipinta con scene della vita dei Santi, dove sono ancora presenti le grate che impedivano alle Clarisse di essere viste.

LA VIA DEL GUSTO
Agricoltura biologica, attenzione alla biodiversità e alle produzioni agricole di qualità hanno fatto sì che Esanatoglia ottenesse il premio Spiga Verde, grazie all’attenzione dedicata all’ambiente e al territorio.
Quanto ai piatti, le cotiche con i fagioli sono la specialità locale, e vanno accompagnate con il pane abbrustolito – generalmente la crescia di farina di grano o di mais, cotta sotto la cenere – e le patate utilizzate per rassodare il sugo.
I legumi secchi sono la materia prima per la zuppa di ceci o fagioli.
Dolcetti secchi a base di anice chiudono il pranzo.

Dettagli

ITINERARIO:
La via dei Borghi

COME ARRIVARE:
Uscita Fabriano Est
INFO TURISMO

CONTATTI:
Telefono: 0737 889132
Email: info@comune.esanatoglia.mc.it
Sito web: www.comune.esanatoglia.mc.it