La via dei Borghi

Il borgo di Fossato di Vico

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Il borgo di Fossato di Vico


48 Fossato di Vico, veduta 2®Comune di Fossato di Vico (2)
48 Fossato di Vico, veduta 2®Comune di Fossato di Vico (3)
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48 Fossato di Vico, veduta 2®Comune di Fossato di Vico (1)
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Borgo fatto di costruzioni in pietra, vicoli stretti e suggestivi tipicamente medievali, dove spiccano le cosiddette “Rughe”, un sistema viario coperto, con volte in pietra a tutto sesto, raro esempio di architettura militare duecentesca.

UN LUOGO STRATEGICO
Fossato di Vico è sempre stata terra di confine e di passaggio tra Umbria e Marche; la sua importanza strategica lungo la Via Flaminia ne ha fatto luogo di scambi commerciali per Umbri, Piceni e altri popoli dei versanti Appenninici, già dal II millennio a.C., durante l’età del bronzo.
Nel III-II secolo a.C. viene colonizzato dai Romani, e prende il nome di Helvillum.
La costruzione della via Flaminia (nel 220 a.C. circa), ne aumenta l’importanza, ma anche i rischi, perchè dopo la caduta dell’Impero Romano viene distrutto e diventa teatro di violenti scontri tra Goti e Bizantini, e poi di successive contese e dominazioni per tutto il Medioevo.
Ricostruito in una posizione più dominante, prende il nome bizantino di Fossaton, cioè fortificazione (il “di Vico” viene aggiunto nel 1862, dopo l’Unità d’Italia).

IL BORGO
Il borgo, per la sua qualità storica, architettonica e paesaggistica è stato segnalato dall’associazione Borghi Autentici d’Italia (che riunisce piccoli e medi comuni italiani), come uno luoghi da vivere, sostenere e preservare.
Al centro del castello è possibile visitare il Vecchio palazzo Comunale, in passato sede della Curia e luogo in cui venivano svolte le funzioni amministrative della comunità. Oggi è la sede dell’Antiquarium comunale, che documenta siti e manufatti di età romana.
La piazza principale è sovrastata dalla Torre pubblica che nel Medioevo aveva una campana utilizzata per scandire il tempo, l’inizio e la fine della giornata, per distinguere l’attività diurne dalle notturne, obbligava il sabato alla cessazione del lavoro, convocava aringhe.
A Fossato Alto si trova ancora il Forno del pan venale, in funzione fino alla Prima guerra mondiale, dove famiglie portavano il pane da cuocere, seguendo turni che cominciavano anche alle due di notte e si protraevano fino a mezzogiorno.
Da segnalare anche la Chiesina di Stanta Maria della Piaggiola, definita anche come antica sede del Monte di Pietà: è un unico ambiente duecentesco con volta a botte, caratterizzato dagli affreschi ben conservati degli inizi del 400 dell’eugubino Ottaviano Nelli.

LE RUGHE
Nate per difendere il castello, le Rughe risolvono i problemi della mobilità interna e allo stesso tempo della difesa lungo il perimetro della cinta muraria di ponente.
Qui confluivano, passando sotto le case, brevi discese provenienti dalla strada parallela immediatamente superiore, detta lo Stradone (oggi via Roma)

LA VIA DEL GUSTO
La cultura contadina è alla base della cucina di Fossato di Vico, così come nei suoi usi legati alle stagioni e alle ricorrenze religiose. Ad esempio era diffusa era la credenza che la notte tra 1 e 2 novembre i morti tornassero a casa per mangiare, perciò i contadini apparecchiavano con un piatto in più e una candelina, a lato, che doveva illuminare il ritorno dei cari defunti.
Tipico prodotto novembrino è il castagnaccio, fatto raffreddare, fumante sulla tavola, vicino ai cosiddetti “marroni matti” dei quali, secondo la tradizione, era sufficiente metterne in tasca due per essere preservati da influenza e raffreddore.
Le castagne sono state una risorsa alimentare primaria per le popolazioni più povere che vivevano in montagna o nelle zone limitrofe, tanto che per fare il pane, spesso, si aggiungeva un po’ di farina di castagne, meno preziosa ma più nutriente.

Dettagli

ITINERARIO:
La via dei Borghi

COME ARRIVARE:
Uscita Fossato di Vico
INFO POINT Piazza Umberto I, 1INFO POINT Piazza Umberto I, 1 Aperto sabato-domenica e festivi Orari 10-12 / 15.30-18.30

CONTATTI:
Telefono: 075 919591
Email: fossatodivicoturismo@happennines.it
Sito web: www.facebook.com/fossatodivicoturismo/ www.instagram.com/fossatodivicoturismo/