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Il complesso di San Fantino
Descrizione
A Taureana di Palmi, a pochi passi dal Parco archeologico, si trova questa piccola Chiesa dedicata a San Fantino – il santo calabrese più antico – in cui sono visibili le tracce delle diverse stratificazioni, con ambienti realizzati in epoche diverse.
La facciata esterna, ad esempio, fu ricostruita in seguito al terremoto del 1783 e risale, quindi, alla metà del XIX secolo; nell’aria di scavo esterna sono presenti due absidi, di età altomedievale, che sono riconducibili al periodo in cui l’edificio era stato adibito a convento, e un tratto murario che invece risale al ‘500, quando il conte Spinelli di Seminara ricostruì la struttura e la intitolò a Santa Maria dell’Alto Mare.
In tutta l’area della Chiesa è attestata, inoltre, un’area cimiteriale pluristratificata, risalente all’età romana, e un piccolo lembo di necropoli, sia all’esterno che all’interno, con tombe poste nei livelli più bassi e databili tra il I e il IV sec. d.C.
Ma la parte più affascinante dell’intero complesso è senza dubbio la Cripta di San Fantino, collegata alla chiesa superiore da una botola, e risalente al III – IV secolo d.C. Si tratta di una costruzione semi – ipogea, a pianta rettangolare, coperta da una volta a botte non originaria, retta da arcate cieche e pilastri, con pareti decorate con più cicli di affreschi sovrapposti e i resti di una sinopia sulla parete di fondo.
La tradizione vuole che in età tardo antica all’interno della Cripta fosse conservata la tomba di San Fantino.