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Il Tesoro di Alarico: tra mito, storia e leggenda
Descrizione
Il fascino di questa leggenda, assunta quasi a verità nella città di Cosenza, ha portato turisti da ogni parte del mondo alla ricerca della tomba del re Alarico.
Un episodio a metà tra storia e mito, secondo cui, in pieno centro storico, in fondo al fiume Busento, sarebbe stato seppellito il re dei Goti con il suo cavallo, l’armatura e i tesori raccolti nelle guerre, proprio come si doveva ad un condottiero.
Siamo nel 410 d.C., quando l’esercito dei Goti guidati dal re Alarico, dopo aver saccheggiato Roma, si spostarono verso sud per raggiungere, dallo Stretto, l’Africa. Giunti a Cosenza, la malaria colpì il re e i soldati lo seppellirono nell’alveo del fiume, deviarono il suo corso e uccisero tutti gli schiavi e i prigionieri che avevano partecipato alla sepoltura, in modo che nessuno potesse svelare il segreto.
Da allora si tramanda questo mito e, dal 2016, nel punto di congiunzione tra il fiume Crati e il Busento, sorge la Statua di Alarico, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale di Cosenza.