L’ Autostrada del Mediterraneo

La A2 “Autostrada del Mediterraneo” attraversa territori e paesaggi di fascino e magia lungo le regioni Campania, Basilicata e Calabria.

La via della Magna Grecia


La SS 106 “Jonica” collega Reggio Calabria a Taranto e attraversa la fascia litoranea jonica di Calabria, Basilicata e Puglia.

Ci troviamo in un lembo di terra che abbraccia le acque dello Jonio, in cui la forza della storia, il fascino della letteratura, la seduzione dell’archeologia, disegnano la Via del mondo classico.  È il viaggio del cuore e della memoria, tra le orme di beni culturali che narrano al visitatore la struggente bellezza di ere storiche affidate al cammino umano dall’inarrestabile marcia del tempo. Un percorso tra aree archeologiche e realtà museali che invitano a percorrere itinerari della bellezza inconfondibile, arricchiti da fortificazioni di era posteriore, da leggende e miti del territorio, dai sapori di una tavola mediterranea. Un viaggio che trasporta dalle acque dello Jonio alle cime innevate del Pollino, impreziosito dai colori delle specie floreali disseminate sull’intero percorso, dai ritmi della musica e del folklore, dalle emozioni dello sport e dal patrimonio culturale tramandato attraverso usi e costumi.  

La via dell'archeologia
la via dei castelli
La via dei fiori
Sulle orme di bacco e cerere
Via del mare
La via della storia antica
Via delle minoranze linguistiche

Numeri e curiosità

La A2 Autostrada del Mediterraneo, lunga 432 km, inizia in località Fisciano (SA), dove ha sede l’Università degli Studi di Salerno, e termina a Villa San Giovanni (RC) porta di accesso alla Sicilia e naturale conclusione dell’itinerario internazionale E45. Attraversa i territori della Campania, della Basilicata e della Calabria e le province di Salerno, Potenza, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria. Oggi la A2, così denominata come naturale prosecuzione dell’itinerario Nord-Sud che nasce a Milano con l’autostrada A1, è una delle migliori autostrade italiane, superiore per livelli di servizio a molte autostrade a pedaggio. La realizzazione della nuova autostrada, che nasce dall’originaria A3, è stata una sfida ingegneristica rispetto al contesto territoriale e geomorfologico in cui è realizzata. Nei tratti dove era necessario, Anas non ha semplicemente allargato l’autostrada, ma ha realizzato una nuova, moderna e più sicura autostrada, abbattendo gradualmente la precedente.
Adesso il futuro guarda alla tecnologia e all’innovazione: la A2 diventerà infatti una smart road grazie all’implementazione delle tecnologie di ultima generazione applicate alla mobilità e per la sicurezza di chi viaggia. L’autostrada verrà interamente cablata e dotata di hotspot Wi-Fi ogni 300 metri per dare e ricevere informazioni e creare una connessione unica. Così gli utenti potranno usufruire di info-viabilità, condizioni meteo, segnalazione congestione, percorsi alternativi e sistemi di sicurezza innovativi come l’SOS On Board. L’Azienda potrà invece contare su un flusso continuo di dati che consentiranno la gestione intelligente degli accessi in autostrada e l’osservazione dei flussi di traffico. L’utilizzo dell’Internet of Things permetterà di incrementare il controllo delle condizioni di tutta l’infrastruttura, che sarà provvista di green island ogni 30 km: delle ‘isole’ autostradali utili per fornire
energia rinnovabile e dotate di droni per monitoraggio e soccorso. Infine, grazie all’utilizzo di sistemi che consentono il dialogo tra i veicoli e l’infrastruttura, in futuro l’Autostrada del Mediterraneo sarà predisposta per accogliere le auto a guida autonoma. Anas invita tutti a scoprire la nuova A2; autostrada rinnovata che guarda al futuro della mobilità. Da percorrere ma anche da visitare, scoprire, assaporare.

Buon viaggio!

Lo sapevi che? Pur avendo il nome dedicato al nostro mare Mediterraneo, l’A2 è una importante autostrada
di montagna che a Campotenese, in Calabria, tocca la quota più alta per uno svincolo autostradale in
Europa (1.050 metri).

Numeri e Curiosità


491 KM
98 Gallerie
480 Ponti e Viadotti
54 Svincoli

La strada statale 106 “Jonica” collega Reggio Calabria a Taranto, attraverso un percorso lungo la fascia litoranea jonica di Calabria, Basilicata e Puglia. Si tratta di un collegamento che rende più moderna e sicura un’arteria strategica per il Mezzogiorno, poiché mette in comunicazione i due capoluoghi, i numerosi comuni costieri, l’Autostrada del Mediterraneo e l’autostrada A14 “Adriatica” che termina proprio a Taranto.

Lungo la statale Jonica, l’Anas ha già completato l’ampliamento a quattro corsie, con spartitraffico centrale, di tutto il tratto ricadente in Puglia (39 km) e in Basilicata (37 km). In Calabria sono stati ampliati a quattro corsie circa 67 km.

Sempre in Calabria, Anas ha in atto un piano complessivo di riqualificazione dell’arteria, che comprende sia la realizzazione di tratti con due carreggiate separate, ciascuna a due corsie per senso di marcia, sia la messa in sicurezza dell’arteria esistente.

Questo piano di riqualificazione punta a massimizzare la resa degli investimenti, con l’obiettivo di migliorare gli standard di servizio, innalzare il livello di sicurezza con costi e tempi sostenibili riducendo nel contempo l’impatto ambientale dell’infrastruttura e determinando una ricaduta economica immediata sul territorio.

Dalla statale “Jonica” puoi raggiungere gli itinerari della A2 “Autostrada del Mediterraneo” attraverso trasversali di collegamento, in parte già realizzate o in corso di esecuzione, come la strada statale 280 “dei Due Mari” tra Lamezia Terme e Catanzaro, la “Trasversale delle Serre” e il Megalotto 4 “Firmo-Sibari”.

Lo sapevi che?


Pitagora ha un ruolo importante in queste terre, si trasferì infatti a Kroton creando la scuola pitagorica e gettando le basi del sapere della Magna Grecia. La leggenda racconta che il giovane Pitagora ebbe l’intuizione alla base del teorema mentre aspettava di essere ricevuto da Policrate. L’attesa si prolungava ed il giovane per ingannare il tempo, si mise ad osservare le piastrelle quadrate del pavimento. E così nacque il teorema di Pitagora, su cui intere generazioni, nei secoli successivi, hanno studiato!

Progetto di ricerca
ANTONELLA FRENO

Si ringraziano Valentino Di Leo, Francesca Costantino e Rinaldo Panucci per il contributo fotografico.

“Guida Itinerari”

Scopri di più