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Museo Archeologico Nazionale MarTa
Descrizione
Il Museo nazionale archeologico di Taranto rappresenta una delle più importanti struttura di epoca Magna Grecia.
Sorta a fine Ottocento, precisamente nel 1887 presso il convento dei frati Alcantarini, ha visto, dopo più di cento anni dalla sua istituzione, l’ultimo eccezionale allestimento. Un avvenimento, quello tra il 2007 e il 2016, che ha portato nella città pugliese una grande quantità di visitatori provenienti da ogni parte del Mondo. Uno spettacolo al quale era veramente difficile rinunciare.
Si tratta, infatti, del Museo noto come gli Ori di Taranto in quanto racchiude una delle collezioni più vaste di manufatti della Magna Grecia.
Visitare Marta (nome preso da un prestigioso orafo tarantino), significa effettuare un percorso evolutivo suddiviso in due piani, per un arco cronologico che va dalla preistoria all’epoca altomedioevale e presenta XXV sale.
Al primo piano è possibile godere delle collezioni romane, greche e apule. Il tutto è tornato alla luce dopo un secolo di ricerca archeologica.
Gli Ori di Taranto sono custoditi proprio in questa ala del museo. Si tratta di gioielli, statuette in terracotta e vasi in ceramica rinvenuti nella necropoli greco-romana.
Passando al secondo piano, si può ammirare la copia di Persefone in tutto il suo
splendore. L’originale si trova oggi a Berlino dopo essere stato trafugato nel 1912, un paio di anni prima dello scoppio del conflitto mondiale. Presente anche il prestigioso Zeus di Ugento.
Non bisogna, infine, dimenticare le collezioni private. Queste si trovano nei corridoi del primo piano e nella sala al livello 2 dove è allestita una piccola pinacoteca con la Collezione Ricciardi composta da tele barocche con evidente stile religioso. Merita una descrizione, più approfondita, a parte il diadema fiorito. Splendido monile in oro salvato dalle bombe e finito nel Museo Marta di Taranto. Si tratta, senza ombra di dubbio, dell’oggetto dal valore maggiore presente nella struttura. Fa parte del patrimonio storico del Museo nella parte riguardante i gioielli in oro insieme alle coroncine e gli orecchini a disco con tre pendenti. Ad accompagnare tali gioielli, le significative esposizioni riguardanti l’età ellenistica, realizzate in marmo, prevalentemente di Paros. Le ceramiche sono organizzate secondo un rigoroso criterio cronologico risalente alla fondazione della Città di Taranto. Opere di pregio sono la Kore del 500 a.C., ma anche la statua votiva di Athena, le ceramiche provenienti dalle necropoli (quali le tre Kylikes, il Bronzetto di un cavallo), la Tomba dell’atleta, risalente al V secolo, nonché i corredi funerari, tra cui la Kylik con la maschera della Gorgone.