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Museo Nazionale della Magna GrEcia di Reggio Calabria
Descrizione
Sito nell’omonima Città Metropolitana, custodisce la storia della Magna Grecia.
L’edificio, realizzato tra il 1932 ed il 1941, fu progettato dall’architetto Marcello Piacentini. Sulla facciata principale sono scolpiti diversi decori che riproducono le monete delle Città della Magna Grecia.
Ristrutturato di recente, in occasione del 150 anniversario dell’Unità d’Italia, custodisce i reperti più significativi della Storia della Magna Grecia, che lo pongono tra i più significativi musei archeologici italiani.
Si individuano le colonie di Lokroi Epzephyrioi, Kaulon,Rhegion, le subcolonie di Metauros, Medma, Laos, Krimissa. Particolari gli oggetti locresi provenienti dalla necropoli arcaica di Contrada Lucifero del VII e VI secolo, quali specchi in bronzo, piccoli altari in terracotta; i templi di Contrada Mannella e di Casa Marafioti, rinvenuti agli inizi del Novecento presso la collina della Mannella, dove era individuato il santuario di Persefone.
Sono celebri inoltre le pinakes in terracotta, offerte votive a Persefone del V secolo a.C., riproducenti tra l’altro la testa femminile con diadema in terracotta, i capelli dorati, la maniglia in bronzo con testa di cavallo, le divinità greche Persefone ed Adesultrono, Ermes ed Afrodite.
Gruppo dei Dioscuri
Rappresenta le due divinità Castore e Polluce che intervennero nella “Battaglia della Sagra“ del VI secolo a.C. in favore delle truppe costituite da locresi e reggini contro i crotoniati.
Le due statue di impareggiabile bellezza, trovate in pezzi e successivamente ricomposte, sono raffigurate nell’intento di saltare a terra dai propri cavalli per andare in difesa dei soldati.
Il Kouros di Reggio
Realizzato in marmo di Paros, presumibilmente risalente al VI secolo a.C., ha un’altezza di circa 90 cm. Raffigura un giovane dal dorso nudo, caratterizzato dal cosiddetto “sorriso arcaico “e da una capigliatura di riccioli, colorata in rosso.
La statua è stata rinvenuta in occasione di uno scavo della Via Marina e, dopo un contenzioso giudiziario, assegnata nel 2000 al Museo Nazionale Sezione Archeologia subacquea.
E’ una sezione caratterizzata da capolavori in bronzo di interesse mondiale, che testimoniano l’evoluzione dell’arte sia in Grecia che in Magna Grecia.
La Testa del Filosofo
Ritrovata nelle acque della località Porticello di Villa san Giovanni nel 1969 da alcuni pescatori tra i resti di un relitto comprendente varie anfore per derrate alimentari, e pezzi di tre statue in bronzo di grandezza naturale.
E’ il resto di una scultura bronzea, di presumibile provenienza magno greca, databile alla seconda metà del V secolo a.C..
Si ritiene rappresentasse un filosofo o un letterato della Grecia antica.
Testa di Basilea
Anch’essa ritrovata nel relitto di Porticello di Villa San Giovanni nel 1969 da alcuni pescatori, viene denominata “Testa di Basilea perchè fu consegnata nel 1993 dalla Svizzera, dove era stata trafugata, alla Soprintendenza archeologica reggina. Viene anche definita Testa di Porticello B per differenziarla. Sembra possa essere appartenuta alla statua di una divinità, artisticamente esprime i modi “dello stile Severo”, tipici della prima metà del V secolo a.C..
I Bronzi di Riace
Statue in bronzo di straordinaria bellezza, i Bronzi di Riace sono due sculture databili con molta probabilità al V secolo a.C., custodite in apposita sala del Museo.
Rinvenute il 16 agosto del 1972, in splendido stato di conservazione, presso le acque antistanti la cittadina ionica di Riace, rappresentano due capolavori dell’arte ellenistica.
Riportati il 12 dicembre 2015 al Museo Nazionale, dopo tre anni di permanenza presso la Sala Monteleone del Consiglio regionale di Reggio Calabria in fase di restauro, rappresentano oggi il simbolo più significativo della Città di Reggio Calabria.
Rappresentano due uomini totalmente nudi, probabilmente armati di scudo, nella parte sinistra, lancia,nella parte destra, e certamente elmo, probabilmente smontati in origine per facilitare il trasporto sulla nave cui erano situati.
La statua A, in viso, è caratterizzata da ciocche di capelli, trattenute da una fascia, lunghi fino alle spalle. La bocca ha labbra in rame ed una fila di cinque denti modellati su una lamina d’argento.
La statua B ha la testa ricoperta probabilmente da una cuffia di cuoio da cui venivano fuori ciocche di capelli,le labbra sono realizzate in rame.