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Perugia – Museo storico della Perugina
Archivio Fotografico Nestlè
Perugia è oggi la città simbolo del cioccolato in Italia, e lo è diventata a partire dagli anni Venti, soppiantando progressivamente altre realtà, a partire dall’invenzione del Bacio Perugina, che ha avuto un successo tale da diventare un vero e proprio fatto di costume.
CITTA’ DEL CIOCCOLATO
La fabbrica di cioccolato Perugina era già attiva nel 1907, nata inizialmente come laboratorio di confetti ma destinata ben presto a diventare una vera e propria industria dolciaria.
Il primo negozio verrà aperto nel 1919, seguito dal primo store negli Stati Uniti nel 1939.
La produzione cresce e i prodotti si diversificano per tutti i decenni successivi, fino all’acquisizione da parte della multinazionale Nestlé nel 1988.
IL BACIO PERUGINA
La svolta arriva nel 1922, con la creazione del Bacio Perugina, ideato da Luisa Spagnoli, che recuperando gli scarti di fine giornata della produzione (cioccolato e granella di nocciole) inventa un cuore di gianduia e granella di nocciole.
La presentazione e il confezionamento del sono opera di Federico Seneca, direttore artistico della Perugina negli anni venti, che, rielaborando la rappresentazione del quadro di Francesco Hayez – Il bacio – crea la tipica scatola blu con l’immagine di due innamorati; sempre sua l’idea di inserire i cartigli contenenti le frasi d’amore che ancora oggi caratterizzano il cioccolatino.
PERUGIA
Parallelamente, grazie alla Perugina, Perugia assume sempre più il ruolo di Città del Cioccolato in Italia, con una serie di eventi e luoghi dedicati: la fiera annuale Eurochocolate; il Museo storico della Perugina; uno store dedicato esclusivamente al cioccolato; un hotel, che ha il cioccolato come tema dominante negli arredi e negli accessori.
IL MUSEO STORICO PERUGINA
Il museo si trova a San Sisto, a pochi minuti dal centro di Perugia e vicino all’uscita Madonna Alta del raccordo autostradale Perugia-Bettolle.
Nato nel 1997, come derivazione dell’Archivio storico Buitoni-Perugina, illustra la storia dell’impresa e quella dei suoi prodotti.
Oltre all’esposizione di macchinari per la produzione e la confezione in uso dal 1907, alcune postazioni audiovisive mostrano la lavorazione del cioccolato, la vita aziendale tra gli anni Trenta e Cinquanta, nonché le strategie e le tecniche di comunicazione aziendale – dalla radio, agli spettacoli, ai concorsi – tra cui la raccolta degli intramontabili spot televisivi su Carosello, dal 1956 ad oggi.
Particolare rilievo viene dato alla storia del Bacio Perugina: dall’intuizione di Luisa Spagnoli al Bacio da record che campeggia all’interno del Museo.
Il biglietto di ingresso al Museo comprende una degustazione di prodotti Perugina e uno sguardo sulla fabbrica e le sue linee di produzione, compatibilmente con il calendario di lavoro.
La visita termina nella Scuola del cioccolato, dove tutti possono imparare i segreti del cioccolato e le tecniche di lavorazione, e diventare maestri cioccolatieri per un giorno.