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Tiepolo e la grotta di San Giovanni: viaggio lungo le strade Anas del Friuli Venezia Giulia

Tiepolo e la grotta di San Giovanni: viaggio lungo le strade Anas del Friuli Venezia Giulia

Le Strade del Cuore di Anas: da Udine Cividale del Friuli Pulfero fino al confine percorrendo la SS54 “del Friuli” e la SS54 dir “del Friuli”

Viaggio lungo le strade Anas del Friuli Venezia Giulia

Ammirando il Tiepolo e la grotta di San Giovanni

Viaggio lungo le strade Anas del Friuli Venezia Giulia

Viaggio lungo le strade Anas del Friuli Venezia Giulia

SS54 “del Friuli”

Questo itinerario si snoda per quasi quaranta chilometri da Udine fino al confine con la Slovenia passando per Cividale, città patrimonio dell’Unesco, per poi attraversare la panoramica vallata del fiume Natisone e terminare a Pulfero. Il percorso, caratterizzato da un basso dislivello e privo di tornanti o curve pericolose, è adatto a motociclisti con ogni grado di esperienza.

È proprio Udine il luogo di partenza ideale per esplorare il Friuli Venezia Giulia orientale, uno scrigno colmo di tesori artistici ed archeologici. Del centro storico, che si sviluppa attorno al colle del Castello, colpirà l’eleganza d’impronta veneziana che culmina in piazza Libertà, non a caso conosciuta come “la più bella piazza veneziana sulla terraferma”.

Viaggio lungo le strade Anas del Friuli Venezia Giulia

Statua di Ercole, Udine

Notevole è anche il duomo dedicato a Santa Maria Annunziata al cui interno si possono ammirare alcune opere di Giambattista Tiepolo che si aggiungono a quelle conservate presso l’Oratorio della Purità e i Musei Civici suggellando così il forte legame tra l’artista e la città. Da queste parti bere un buon bicchiere di vino in osteria rappresenta un rito antico che si può onorare degustando un calice e un piatto tradizionale in uno degli storici locali udinesi come l’Antica Maddalena. In città non mancano interessanti negozi e botteghe d’artigianato dove acquistare alcuni manufatti tipici.

Balzati in sella alla moto, si lascia il centro pedonale di Udine per dirigersi verso la periferia est della città e imboccare la strada statale 54 che non si abbandonerà per l’intero tragitto fino al confine di Stato. Appena 17 chilometri, passati i comuni di Remanzacco e Moimacco, e si arriverà a Cividale del Friuli, città fondata da Giulio Cesare con il nome di Forum lulii, dal 2011 patrimonio artistico riconosciuto dall’Unesco.

Viaggio lungo le strade Anas del Friuli Venezia Giulia

Ponte del Diavolo, Cividale del Friuli

Nel 568 d.C. Cividale diventò sede del primo ducato longobardo in Italia, per questo tutt’oggi conserva numerose testimonianze dell’epoca a partire dal celebre Tempietto. Pensato come cappella del monastero di Santa Maria in Valle, la costruzione risale alla seconda metà dell’VIII secolo e rappresenta una significativa testimonianza d’architettura alto-medioevale. Per chi desiderasse approfondire le radici storiche di Cividale è consigliabile una visita al Museo Cristiano del Duomo e al Museo Archeologico Nazionale che ha sede nel Palazzo dei Provveditori Veneti, edificio progettato dal Palladi. Lasciata Cividale, la statale si avvicina al fiume per poi correre parallela al corso d’acqua fino al confine.

Una manciata di chilometri e si entra nella panoramica vallata del Natisone, racchiusa tra boschi e alte pareti rocciose dove il punto di riferimento è il Matajur che spicca dall’alto dei suoi 1641 metri incastonato nella catena delle Prealpi Giulie. San Pietro al Natisone, considerato il capoluogo dell’area, è conosciuto per le sue preziose chiesette come quella di Sant’Antonio Abate, adornata da affreschi trecenteschi, o come l’antichissima San Quirino databile attorno al XIII secolo. Oltre alle bellezze storiche e naturali, le valli del Natisone offrono tante specialità gastronomiche come la gubana e gli strucchi, dei fagottini realizzati con lo stesso ripieno della gubana. Da qui si prosegue costeggiando il Natisone fino a raggiungere in pochi minuti il comune di Pulfero che segna il confine con la Slovenia.

In località Antro è collocata l’affascinante Grotta di San Giovanni che si raggiunge percorrendo un sentiero nel bosco e poi risalendo una scalinata di oltre cento gradini fino all’ingresso fortificato. L’altare barocco nell’ampia caverna e la cappella gotica che appare incastonata nella roccia, spiccano in un contesto dove elementi sacri e naturali si mescolano ricreando uno scenario denso di simbologia. La leggenda vuole che in questo luogo di culto, frequentato fin dall’VIII secolo, la regina longobarda Teodolinda si sia rifugiata dall’assedio degli Unni. Oltre alle rigogliose Valli del Natisone, la regione offre un altro spettacolo naturale imperdibile per chi viaggia sulle due ruote e vuole scoprire i tesori conservati lungo il confine.Viaggio lungo le strade Anas del Friuli Venezia Giulia

Un’interessante itinerario prende il via da San Giovanni di Duino, in provincia di Trieste, per una cavalcata di circa 20 chilometri lungo la strada statale 55 alla scoperta dell’altopiano del Carso solcando il Vallone di Gorizia fino all’omonimo capoluogo. Questo tratto panoramico permette di osservare il caratteristico paesaggio modellato dal fenomeno del carsismo. Particolari formazioni di rocce calcaree, doline e pozzi rendono unico questo territorio per il restante coperto da vegetazione talvolta delimitata dai tipici muretti a secco. La strada costeggia la riserva naturale dei laghi di Doberdò e Pietrarossa, dove il primo rappresenta uno dei pochi esempi in Europa di Iago carsico. Ciò che è visibile in superficie trova il suo corrispettivo in un affascinante complesso di caverne e grotte sotterranee scavate dalle acque che fluiscono nel sottosuolo.

Viaggio lungo le strade Anas del Friuli Venezia GiuliaATTENZIONE A STRADE LATERALI E CURVE CIECHE

Gli incroci laterali a raso sono assai pericolosi. Gli automobilisti tendono spesso a sottovalutare la vicinanza di una moto e la sua velocità. Così può capitare che vi ritroviate piantati in mezzo alla strada, quasi come se voi non esisteste. Molti incidenti accadono così. Dovete essere sempre vigili, anticipare il pericolo e cercare con gli occhi i mezzi fermi agli stop. Avere la precedenza non vi garantisce che l’altro la rispetterà . Attenti anche alle curve cieche. La moto percorre una curva più velocemente di un’auto e in piega frenare è pericoloso senza avere l’adeguata esperienza. Se dall’altra parte trovate un mezzo agricolo o un veicolo lento tamponarlo è un attimo, quindi sempre prudenza.

MOTORADUNO INVERNALE DELL’AMICIZIA

Il Motoraduno invernale dell’amicizia è annoverato tra quelli più frequentati e longevi della provincia di Udine la cui prima edizione risale al 1973. Organizzato dall’Associazione Motociclistica Friulana – fondata del 1969 – l’evento si svolge nella terza domenica di febbraio e richiama ogni anno dai tre ai quattromila partecipanti che in sella alle due ruote partono da Tarcento passando per Sedilis percorrendo una strada panoramica fino al piazzale del Monte Bernadia a quota 885 metri.

 Rossana Santolin

Da Le Guide di Repubblica “Italia in Moto. Itinerari e consigli per una vacanza sicura” – 2020

 

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